Chiesa mondana

Un’indicazione per Papa Francesco: se vuol trovare dei cattolici mondani, vada in Germania, cerchi dalle parti di Marx (il cardinale) e amici, ne troverà a mazzi.

Dottrinari

Il Papa rimbrotta quotidianamente i cosiddetti “dottrinari” o “farisei” nelle omelie di Santa Marta, ma, mi chiedo, davvero questi rigidi dottrinari sono oggi così diffusi? Così pericolosi per la vera fede in questo momento? O non piuttosto coloro che fanno e dicono ciò che vogliono in barba a tutte le dottrine? E se si vuol aiutarli a correggersi, è questo il tono adeguato?

Sembrerebbe, piuttosto, che queste prediche abbiano lo scopo di “ammorbidire” i partecipanti al prossimo sinodo sulla famiglia ed, in generale, coloro che temono cambiamenti dottrinali.

I disastri comunicativi del Vaticano e le furbizie dei figli delle tenebre

Scalfari ha ammesso che le parole della conversazione con papa Francesco, pubblicate da Repubblica, non sono esattamente quelle pronunciate dal Papa.

Lo stesso Scalfari, però, ha detto che, secondo lui, sono importanti per essere state espresse da un non credente anche per la missione del papa stesso.

Quest’ultima frase mi lascia sospettoso: in che senso le parole attribuite da Scalfari al papa e non condivise da quest’ultimo, sarebbero utili alla sua stessa missione?

Nessuno, mi pare, ci abbia fatto caso, ma credo che il fondatore volesse dire che il forzare la mano, far dire al papa ciò che non ha detto, dis-orientare i fedeli, sia utile per far compiere ulteriori passi in avanti verso la laicizzazione (apostasia) ai cristiani, preti e vescovi compresi.

La cosa clamorosa è che questo testo sia stato prima pubblicato sull’Osservatore Romano e poi sul sito internet del Vaticano sin quando non si è intervenuti a rimuoverlo perché il suo contenuto disorientava i fedeli!

Delle due l’una: o coloro che si occupano di comunicazione in Vaticano sono degli inetti o sono dei figli delle tenebre.

L’errore del Papa

Come era prevedibile, le dichiarazioni aeree di Papa Francesco sull’omosessualità sono state immediatamente distorte e strumentalizzate.

Il Papa non ha fatto altro che affermare quanto è scritto nel Catechismo che, cioè, la persona con tendenze omosessuali va accolta ed aiutata, che se questa cerca Dio non deve essere giudicata.

L’errore madornale risiede nel fatto che non ha citato tutto il Catechismo il quale condanna i comportamenti omosessuali e giudica la tendenza un disordine. Questa parte di verità, in un mondo che vi ha già rinunciato del tutto, è diventata immediatamente occasione di distorsione, di utilizzo improprio, di completamento con l’errore e la menzogna.

Papa Francesco, per misericordia nei confronti dei fedeli cristiani, di’ tutta la verità anche a costo della fine dell’idillio con i media e con le masse e l’inizio delle ostilità.

L’unica gloria: Cristo Crocifisso.

Dall’omelia del Santo Padre Francesco alla messa con i cardinali del 14 marzo 2013

[…]

Noi possiamo camminare quanto vogliamo, noi possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una ONG assistenziale, ma non la Chiesa, Sposa del Signore. Quando non si cammina, ci si ferma. Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede quello che succede ai bambini sulla spiaggia quando fanno dei palazzi di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza. Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio.

[…]

Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti.

Io auguro a tutti noi che lo Spirito Santo, per la preghiera della Madonna, nostra Madre, ci conceda questa grazia: camminare, edificare, confessare Gesù Cristo Crocifisso. Così sia.